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sabato 18 Maggio 2024

Comunità energetiche: 4 esempi italiani

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Le comunità energetiche sono già realtà: ecco una mappatura di quelle principali e un focus su 4 esempi virtuosi provenienti dalla nostra penisola.

Le comunità energetiche rinnovabili (CER) sono sistemi di organizzazione collettiva di azioni energetiche che coinvolgono direttamente i cittadini, non più semplici consumatori, ma “prosumer”. Il loro obiettivo è di realizzare una transizione energetica all’insegna delle fonti rinnovabili che contemporaneamente ponga le persone in primo piano. In tal modo, contribuiscono ad aumentare l’accettazione pubblica dei progetti di energia rinnovabile e attraggono maggiormente gli investimenti privati. Inoltre, aiutano a fornire flessibilità al sistema elettrico, più resiliente ed equilibrato. Ma forniscono naturalmente anche vantaggi diretti ai cittadini, migliorando l’efficienza energetica domestica e abbassando le bollette dell’elettricità. In Italia esistono ormai diversi esempi di comunità energetiche virtuose, che dimostrano come una strada alternativa all’attuale sistema di produzione e distribuzione di energia sia non solo possibile, ma auspicabile. Vediamoli da vicino.

Il vademecum di ENEA

Dato il coinvolgimento operato nei confronti dei cittadini, questi ultimi devono comprendere bene cosa li attende, quali responsabilità sono chiamati ad avere e di quali vantaggi potranno approfittare. Per questo motivo, ENEA ha prodotto in collaborazione con AESS (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena) e con l’Università di Bologna il vademecum “La Comunità Energetica, contestualmente al progetto GECO (Green Energy COmmunity). Suddiviso in 6 capitoli corrispondenti alle 5W (What, Why, Where, Which, Who) + 1H (How), il vademecum traccia un profilo complete delle CER, sottolineando il ruolo di prosumer (consumer + producer) assunto dal cittadino e i vantaggi economici, ambientali e sociali connessi.

Nel documento ENEA fornisce anche una mappatura delle comunità energetiche oggi attive nel mondo, in Europa e, in particolare, in Italia, concentrandosi su quelle più affini alle normative europee.

Per l’Europa figurano 4 esempi:

  • Localised Energy Systems – Community Energy Generation, Aggregation and Demand Shaping (LES-CEGADS), Regno Unito
  • ACCESS Project Isole Mull e Iona, Regno Unito
  • Tower Power, Regno Unito
  • Bioenergy Village Jühnde, Germania

In Italia sono segnalati diversi esempi di comunità energetiche rinnovabili:

  • Azienda Energetica Funes, Funes (BZ), Alto Adige
  • Azienda Energetica Prato Soc. Coop. (EWP), Prato allo Stelvio (BZ), Trentino Alto Adige
  • Cooperativa Elettrica GIGNOD, Saint-Christophe (AO), Valle d’Aosta
  • Cooperativa FTI, Dobbiaco-San Candido (BZ), Trentino Alto Adige
  • SEM – Società Elettrica di Morbegno, Morbegno (SO), Lombardia
  • Cooperativa di Melpignano, Melpignano (LE), Puglia
  • Cooperativa ÈNOSTRA, Milano, Lombardia
  • Società Elettrica Cooperativa dell’Alto But, Paluzza (UD), Friuli Venezia Giulia
  • Cooperativa Energetica WEFORGREEN, Verona, Veneto
  • Comunità Pinerolese, Pinerolo (TO), Piemonte
  • Cooperativa Energia Positiva, Nichelino (TO), Piemonte
  • C.E.R. Energy City Hall, Magliano Alpi (CN), Piemonte
  • Associazione Comunità Energetica, San Lazzaro di Savena (BO), Emilia Romagna
  • GECO – Green Energy COmmunity, Bologna, Emilia Romagna

4 esempi di comunità energetiche italiane

Tra questi ultimi esempi di comunità energetiche, ENEA ne seleziona 4 particolarmente virtuosi e aderenti alla normativa europea. Eccoli, in ordine di costituzione:

  • Cooperativa di Melpignano (LE), 2011. Un comune del leccese si è trasformato nel 2011 in un pioniere delle CER, creando una “Cooperativa di Comunità” costituita da soci-cittadini-utenti, che consumano l’energia autoprodotta tramite impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici e rivendono i surplus. La maggior parte dei pannelli, finanziati con un mutuo di Banca Etica, sono della cooperativa stessa, che ha la responsabilità di manutenerli. Forte del successo, la Cooperativa si è dedicata anche ad altri progetti, come l’installazione di Case dell’Acqua nella provincia di Lecce.
  • Comunità pinerolese, Pinerolo (TO), 2019. La CER include Comuni e aziende del territorio, dei quali 8 prosumer, e 15 impianti fotovoltaici diversi da quelli domestici, nonché centrali idroelettriche e produzione di biogas. Ma a Pinerolo esiste anche un condominio in autoconsumo collettivo, il primo in Italia. L’edificio è stato riqualificato perché potesse coprire al 90% i consumi dei suoi abitanti, grazie a un impianto fotovoltaico, uno solare termico e a 13 sistemi di accumulo elettrici.
  • GECO (Green Energy COmmunity), Bologna, 2019. Progetto pilota per la creazione della CER di Pilastro-Roveri, GECO riunisce cittadini, attività commerciali, imprese e soggetti pubblici per aumentare la produzione e dunque l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
  • CER – Energy City Hall, Magliano Alpi (CN), 2020. Nata con l’obiettivo di rilanciare il territorio dopo la pandemia, la CER Energy City Hall è coordinata dal Comune di Magliano Alpi, che condivide l’energia prodotta dal proprio impianto fotovoltaico. Si propone così come territorio pilota per la sperimentazione di nuovi modelli energetici e di business sostenibili. Il Comune ha infatti aderito al “Manifesto delle Comunità Energetiche per una centralità attiva del Cittadino nel nuovo mercato dell’energia” dell’Energy Center del Politecnico di Torino.
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