L’acqua piovana può trasformarsi da minaccia in risorsa preziosa per le città grazie a sistemi di raccolta efficienti.
Tra le cause del cambiamento climatico ci sono contemporaneamente l’estensione delle aree siccitose e l’aumento delle cosiddette bombe d’acqua, come se tutta l’acqua caduta in un anno si concentrasse in poche giornate di pioggia incessante. In aggiunta, il sistema idrico europeo – e italiano in particolare – è decisamente inefficiente, con perdite e malfunzionamenti che portano allo spreco di una grande percentuale dell’acqua destinata alle città per qualunque uso. Per riequilibrare la situazione si deve perciò avviare la raccolta e il riutilizzo sistematici dell’acqua piovana, fonte sempre più imprescindibile.
Come si raccoglie l’acqua piovana?
Raccogliere l’acqua piovana è un ottimo modo per far sì che questa preziosa risorsa non vada sprecata, soprattutto nel caso delle forti piogge la cui frequenza è in aumento come conseguenza del cambiamento climatico. Un sistema di raccolta di base cattura l’acqua piovana dal tetto o da un’altra superficie e la incanala in un contenitore per la conservazione. L’acqua raccolta è generalmente pulita, ma se scorre su superfici contaminate può raccogliere microrganismi, sostanze inquinanti e detriti. Se verrà utilizzata per l’irrigazione o altri scopi che non riguardano direttamente le persone, può non essere trattata. Prima di poter essere riutilizzata in casa, invece, è indispensabile filtrarla o trattarla in altro modo.
L’acqua può essere raccolta anche in modo molto rudimentale, per esempio utilizzando un bidone della spazzatura. Ma esistono sistemi che permettono di raccoglierne di più e di farlo in modo più efficiente come cisterne in cui viene incanalata l’acqua recuperata da diverse superfici. Indipendentemente dal sistema di cui si dispone, esistono molti usi diversi per l’acqua piovana raccolta, dentro e fuori casa.
Perché raccoglierla?
La raccolta dell’acqua piovana fornisce una fonte d’acqua alternativa all’acqua di pozzo e alle forniture idriche pubbliche. Poiché la raccolta dell’acqua piovana bypassa il sistema idrico centralizzato, inoltre, consente di risparmiare energia. Molti sistemi domestici richiedono solo una piccola pompa per creare la pressione dell’acqua nei tubi e molti sistemi non potabili funzionano per gravità.
Raccogliendo l’acqua piovana, parte della pioggia locale è deviata in vasche di raccolta o tramite metodi di raccolta passiva, lasciando meno acqua piovana da gestire al terreno e trasformando dunque i problemi in risorse per l’approvvigionamento idrico, rallentando il deflusso e consentendone l’assorbimento nel terreno. L’acqua piovana catturata inoltre non provoca deflusso immediato e limitare il deflusso aiuta a ridurre la contaminazione delle acque superficiali da sedimenti, fertilizzanti e pesticidi nel deflusso delle precipitazioni.
Date tutte le destinazioni domestiche dell’acqua piovana, avrebbe inoltre una grande incidenza anche sulle bollette, normalmente gonfiate dalle attività tipiche della cucina, del bagno e del giardino.
1. Bere e cucinare
L’acqua piovana può essere di altissima qualità e quindi adatta anche al consumo umano. È relativamente pura e non contiene cloro o altri prodotti chimici, che sono invece spesso utilizzati per disinfettare l’acqua del rubinetto in città. Il problema si presenta quando l’acqua piovana viene raccolta dai tetti o da altre superfici sporche ma può essere resa potabile installando un sistema di filtraggio, facendola bollire o distillandola.
2. Bagno e lavanderia
Il lavaggio dei vestiti, la doccia, il WC e in generale i bagni rappresentano un’alta percentuale dei consumi idrici domestici. Se si utilizzasse l’acqua piovana raccolta per tutti questi scopi, si potrebbe perciò ridurre di molto il consumo di acqua comunale. A seconda di quanto deve essere pulita l’acqua, può essere trattata o non trattata. Quella per il WC per esempio può anche non essere trattata. Basta tenerne un secchio grande quando il serbatoio del wc a portata di mano e versarlo direttamente nella tazza oppure collegare un tubo dalla cisterna al wc per lo scarico.
3. Irrigazione di prati, giardini e piante d’appartamento
L’acqua piovana è già un toccasana per le piante esterne, ma raccoglierla permette di irrigarle con regolarità anche in assenza di precipitazioni e di innaffiare anche quelle interne o non esposte. L’acqua piovana poi spesso contiene azoto, che fornisce un leggero effetto fertilizzante. Basta lasciare che gli innaffiatoi si riempiano sotto la pioggia oppure collegare collegare eventuali serbatoi di stoccaggio dell’acqua piovana direttamente a un sistema di irrigazione automatico.
Sono utili anche i sistemi passivi per conservare e raccogliere l’acqua nel terreno. Pianta aiuole lungo i bordi del vialetto o ai piedi di una collina per sfruttare il movimento naturale dell’acqua. Oppure pianta un giardino pluviale alle estremità delle grondaie per raccogliere eventuali deflussi in eccesso.
4. Acqua per animali
Puoi utilizzare l’acqua piovana riciclata per vasche per uccelli, abbeveratoi o altri contenitori da visitare per la fauna selvatica, per i tuoi animali domestici o per il bestiame. L’acqua piovana è infatti generalmente sicura per gli animali, sia da bere che per il lavaggio, soprattutto se si dispone di un metodo per raccoglierla direttamente dal cielo.
5. Stagni all’aperto e giochi d’acqua
L’acqua piovana può essere filtrata per essere utilizzata in fontane o altri giochi d’acqua. O ancora per riempire stagni e piscine all’aperto in modo sostenibile, anche in tempi siccitosi.
6. Lavaggio veicoli e attrezzature
Lavare gli oggetti da esterno è un altro ottimo modo per recuperare l’acqua piovana non trattata. Automobili, attrezzi da giardino, trattori, ma anche il vialetto, le grondaie e i lati della casa.
7. Protezione antincendio
Un sistema di raccolta dell’acqua piovana con un grande serbatoio di stoccaggio potrebbe fornire una protezione extra per chi vive in una zona soggetta a incendi. Assicurati di installare anche una buona pompa in modo da poter accedere rapidamente all’acqua se necessario.
