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sabato 18 Maggio 2024

Smart Home: meno costi più valore all’immobile

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Le tecnologie tipiche della smart home permettono di risparmiare in bolletta e aumentano il valore dell’immobile del 40%.

I dispositivi per la smart home non solo semplificano la vita domestica, ma possono anche aiutarti a risparmiare energia e denaro e ad aumentare il valore dell’immobile fino al 40%. Gli elementi del sistema domotico possono essere configurati e controllati facilmente in presenza e da remoto e in alcuni casi funzionano persino in modo automatico. Basati su reti di sensori e algoritmi di apprendimento cognitivo, possono arrivare a gestire in modo efficiente qualunque aspetto in casa, dando maggiore controllo sui consumi energetici.

Cosa qualifica una smart home?

Per poter essere definita intelligente una casa deve essere dotata di dispositivi connessi in rete (tramite WiFi, Bluetooth o protocolli simili) per il controllo, l’automazione e l’ottimizzazione di funzioni quali temperatura, illuminazione, sicurezza o intrattenimento, sia da remoto tramite un telefono, un tablet, un computer o un sistema separato all’interno della casa stessa. Gli apparecchi tipici di un sistema domotico sono:

  • Frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni, asciugatrici e altri elettrodomestici intelligenti
  • Sistema HVAC intelligente
  • Sensori intelligenti per l’irrigazione
  • Illuminazione intelligente
  • Rilevatori intelligenti di incendio/monossido di carbonio
  • Serrature di sicurezza intelligenti, sistemi di allarme o telecamere
  • Termostati intelligenti
  • Smart TV e servizi di streaming

Come risparmiare in una smart home?

Le lampadine intelligenti sono un classico della smart home. Innanzitutto, sono LED, il che permette loro di consumare un quarto e di durare fino a 25 volte di più rispetto a quelle tradizionali. Inoltre, se inserite in un sistema domotico possono attivarsi in reazione ad altri dispositivi intelligenti, a sensori di movimento o che registrano i livelli di luce naturale, alla posizione delle persone o in base a input dati da remoto. Tutto ciò è possibile anche senza rifare da zero l’impianto di illuminazione. Sono sufficienti delle prese intelligenti, che garantiscono le stesse funzioni di accensione/spegnimento e di programmazione per lampadine, lampade e piccoli elettrodomestici.

Dopo la luce, è il momento di pensare all’acqua. Secondo l’EPA, le perdite domestiche annuali globali ammontano a circa 1 trilione di litri di acqua. L’aggiunta di un sensore intelligente è un modo semplice per monitorare i lavandini, i servizi igienici, le lavatrici e altri punti potenzialmente soggetti a perdite. Quando il sensore rileva una perdita, invia un avviso allo smartphone in modo da poter risolvere il problema prima che la situazione sfugga di mano. Alcuni sensori possono anche chiudere l’acqua appena rilevano un rubinetto che gocciola o un tubo rotto, per evitare che la perdita si trasformi in un allagamento.

Un altro modo per ridurre gli sprechi d’acqua in una smart home, anche in assenza di perdite, è dotare i rubinetti, il gabinetto e la doccia di regolatori di potenza, che non lascino uscire un flusso d’acqua di potenza superiore a quella strettamente necessaria. I controller intelligenti per irrigatori possono invece controllare lo spreco d’acqua all’esterno. Regolano infatti la quantità utilizzata per irrigare il prato o il giardino in base all’umidità specifica del terreno, al tipo di pianta e alle previsioni del tempo.

Il maggiore consumo di energia in casa è però in genere rappresentato dall’aria condizionata e dal riscaldamento. Un termostato intelligente ottimizza il riscaldamento e il raffreddamento in modo da non sprecare mai elettricità o gas. Lo smart meter può infatti regolare automaticamente le temperature a livelli ottimali in base alle abitudini degli abitanti, alla loro posizione e al tempo necessario per climatizzare la casa.

Anche tutti gli altri elettrodomestici di casa possono essere gestiti in modo intelligente per evitare che sprechino energia. Computer, televisori, macchinette del caffè, radio e non solo continuano ad assorbire energia anche quando non sono in uso, se collegati alla corrente. Le prese intelligenti possono perciò monitorare in tempo reale il loro consumo di energia ed essere programmate la per interrompere completamente l’alimentazione quando i dispositivi non sono in uso. Il risparmio sui costi individuali non sarà capitale, ma si sommerà a tutte le altre ottimizzazioni completando il quadro di una casa efficiente e smart.

E il valore dell’immobile aumenta

L’automazione, il controllo vocale o da remoto, l’interoperabilità, la maggiore sicurezza e salute garantite, l’efficienza energetica, gli analytics prodotti, le nuove possibilità di intrattenimento e tutte le altre caratteristiche virtuose tipiche di una smart home possono senz’altro far lievitare il valore di un immobile. La presenza di tecnologie tipiche di un sistema domotico è infatti sempre più prioritaria per chi cerca casa. Soprattutto per le giovani generazioni, meno propense a investire i propri soldi in un immobile che non possa dimostrare di essere efficiente e intelligente.

Di conseguenza, il mercato della tecnologia della smart home sta crescendo rapidamente. Entro il 2028, secondo Strategy Analytics, un quarto delle famiglie nel mondo potrà godere di almeno una tipologia di sistema intelligente in casa propria. La spesa globale supererà invece i 191 miliardi di dollari. A fronte di un investimento di qualche migliaio di euro per dotare la propria abitazione di un sistema domotico, dunque, si possono raggiungere da una parte un risparmio sui consumi energetici pari al 40% e dall’altro un aumento del valore della casa fino al 40%.

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