Oltre 8 milioni gli immobili locati in Italia nel 2024, con 1,3 milioni di nuovi contratti e una domanda in crescita costante, trainata da giovani, studenti e lavoratori in mobilità.
Milano batte Berlino e Parigi. Il capoluogo lombardo è oggi la città con i canoni di locazione più alti in Europa occidentale, superando anche Amsterdam. Secondo il Rapporto “La casa in locazione in Italia e in Europa” redatto da Scenari Immobiliari in collaborazione con Abitare Co., nel 2024 l’affitto medio per un appartamento a Milano ha raggiunto i 2.090 euro mensili, superando Parigi (1.900 euro), Berlino (1.570 euro) e avvicinandosi ad Amsterdam (2.070 euro).
Una crescita che fotografa un cambiamento strutturale nel mercato immobiliare italiano. Le abitazioni locate nel nostro Paese superano gli 8 milioni, di cui 7,7 milioni destinate a residenti, studenti e professionisti, mentre circa 770.000 sono riservate agli affitti brevi. Solo nel 2024 sono stati sottoscritti quasi 1,3 milioni di nuovi contratti di locazione, per un volume economico stimato in oltre 9 miliardi di euro l’anno. I canoni sono aumentati in media del 4,7% rispetto al 2023.
Un italiano su cinque cerca casa in affitto.
In un contesto europeo sempre più dinamico, l’Italia rappresenta da sola il 20% della domanda di locazione a livello UE, con quasi 4 milioni di persone alla ricerca di un alloggio in affitto. Un dato che riflette un trend continentale: nell’ultimo decennio la percentuale di europei che vive in affitto è passata dal 29,3% del 2014 al 31% del 2024.
“Parliamo di una domanda di abitazioni in locazione paragonabile alla popolazione della Romania – commenta Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari – ma l’offerta fatica a soddisfarla, perché si privilegia spesso la locazione turistica o di breve durata. Le grandi città, dove i prezzi di acquisto sono ormai proibitivi, registrano i maggiori squilibri, mentre i giovani scelgono l’affitto per flessibilità e mobilità.”
Milano e Roma al centro del mercato.
Le due metropoli catalizzano il 12% del totale degli immobili in locazione. Nella Capitale, nel 2024 si sono registrate circa 80.000 nuove stipule, segnando però un calo dell’8% rispetto al 2023. Milano, invece, ha fatto registrare circa 76.000 nuovi contratti, con una crescita del 4% annuo, e un incremento del canone ben al di sopra della media nazionale.
Il Sud non resta indietro: a Napoli i nuovi contratti sono stati circa 19.000, con un incremento del 3% rispetto all’anno precedente.
Cambia il volto dell’abitare.
In un Paese dove storicamente l’acquisto della prima casa è stato visto come traguardo e forma di stabilità economica, il mercato delle locazioni si sta trasformando in una componente strutturale dell’offerta abitativa, anche grazie alla crescente mobilità lavorativa e alla transizione verso modelli di vita più flessibili.
Il fenomeno degli affitti brevi, spinto dal turismo e dalle piattaforme digitali, contribuisce a ridurre ulteriormente l’offerta abitativa a lungo termine, aggravando le tensioni soprattutto nelle aree metropolitane.