Servirebbe un nuovo Piano Marshall per le eco-case.
Case vecchie ed energivore? L’ edilizia può ripartire con «un grande programma orientato alla sostenibilità ambientale e sociale», secondo i costruttori dell’Ance, acquisto di abitazioni in classe energetica A o B, ma con l’aumento al 100% della detrazione per cinque anni.
Solo così si potrebbe dare una spinta verso un abitare più sostenibile dove le eco-case avrebbero la meglio, visto che – secondo una ricerca Enea in collaborazione con la Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali Fiaip e I-com – oltre sette scambi su dieci, nel 2019, riguardano ancora case energivore (nelle ultime tre classi) e il 35% nell’ ultima in assoluto, la G.
Le vendite nelle classi energetiche più elevate (A e B): segnali più incoraggianti provengono dai mercati delle case nuove, dove l’ 80% degli acquisti è green, e delle case ristrutturate, dove la quota degli immobili più efficienti è salita di oltre dieci punti in un anno fino al 36%, a testimoniare un interesse crescente per la sostenibilità degli edifici.
Per avanzare lungo questa strada, il superbonus del 110% sui lavori di miglioramento dell’ efficienza energetica degli edifici (Ecobonus) potrebbe essere, con le parole di Dettori, un «faro di riferimento», anche se va migliorato per rendere lo sconto in fattura di interesse per le banche, visto che le aziende non sempre hanno risorse per anticipare gli importi. Passi in più proposti dai costruttori sono mutui a tasso zero per le persone che acquistano case, con una durata di 30 anni, o 40 anni per i giovani, e finanziamenti senza interessi anche per i lavori condominiali.