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martedì 5 Novembre 2024

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Design sostenibile, utopia o realtà?

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Il tema della sostenibilità è stato il leitmotiv della Milano Design Week 2021

In particolare all’incontro ANAB (Associazione Nazionale Architettura Bioecologica) dal titolo “Dal design al biodesign” sono stati approfonditi molti aspetti legati alla progettazione ecologica. 

 

I relatori dell’incontro, Enrico Baleri e Paolo Bartoli, fra i protagonisti del mondo dell’architettura e del design, hanno chiaramente esposto il loro punto di vista cercando di far emergere tutte le varie affinità fra edilizia e sostenibilità. 

 

Cosa vuol dire design sostenibile?

 

Significa mettere al centro il concetto di economia circolare e di adozione di materiali naturali. Il design sostenibile deve quindi trovare una base comune nella volontà di comprendere a fondo le tematiche legate all’ambiente. ANAB non è nuova a focus di questo genere. Infatti, da più di trent’anni si impegna ad allineare l’aspetto della sostenibilità a quello dell’architettura.  ANAB è un’associazione che crede fortemente nella conoscenza, nella formazione, e nella condivisione di tutti gli aspetti ecologici che ben si possono applicare in architettura e in edilizia. 

 

Il presidente Paolo Rava ha proprio sottolineato come si stia mettendo a punto una strategia a livello nazionale che punti ad affiancare i decisori politici e legislativi a virare sui temi della sostenibilità e ad aumentare il livello di conoscenza su questo argomento ormai imprescindibile, come l’Unione Europea ha da tempo ammonito e disposto anche a livello di direttive.

 

Alta Scuola di formazione

 

Nell’occasione dell’evento milanese Paolo Rava ha anche anticipato una proposta formativa: l’Alta Scuola di Formazione mediterranea. “Pensiamo che la filosofia mediterranea sia un elemento importante e riteniamo fondamentale tornare a ripensare e progettare ripensando a sistemi che siano legati alla natura reale in cui viviamo, impiegando i materiali legati al territorio, tenendo conto anche dei microclimi in cui si va a operare”. A questo proposito il corso di studi metterà in luce tecniche e materiali. 

 

Ma il design può essere sostenibile?

 

Enrico Baleri, eclettico designer e imprenditore, nonché fondatore dell’omonimo Centro Ricerche, ha subito messo in luce, a proposito di design sostenibile, l’aspetto più contraddittorio che lega design a sostenibilità. “Il design è sostenibile? Non lo so. So però che personalmente ho adottato come valori fondanti per la mia ricerca aspetti quali l’autenticità, la leggerezza, l’ironia, l’ecologia, l’evoluzione. Se questi sono rispettati allora è possibile mettere in atto la non obsolescenza che è la vera essenza del creare sostenibile”. 

 

Per “non obsolescenza” si intende la durata di vita di un oggetto. Il design deve puntare a questo tipo di traguardo, una morte del prodotto più lontana possibile. 

 

L’importanza dell’ergonomia 

 

Secondo Baleri, l’imprenditore è il vero artefice del design. “È chi realizza cose che siano sempre possibili, non obsolescenti e sostenibili”. La sostenibilità deve quindi tenere conto delle autentiche esigenze dell’uomo: l’ergonomia, per esempio, è un concetto che rientra nel design sostenibile. “Nessun oggetto di per sé non inquina”, afferma sempre Baleri, ma porta anche l’esempio del prodotto che nasce con l’intento di essere riciclabile, come le bottiglie in PET.

 

Design sostenibile e ricerca

 

Di certo, il design si coniuga con la finalità della ricerca. Lo testimonia l’esperienza stessa del Centro Ricerche Enrico Baleri, un santuario di saperi e professionisti come architetti, designer e anche artisti “il cui fine è sempre stato quello di mettere insieme competenze e idee per creare i presupposti per un design democratico, ovvero pensato per realizzare prodotti per tutti, possibile grazie a un processo di produzione industriale”.

 

Il percorso del design

 

L’architetto e designer Paolo Bartoli ha spiegato quale sia il percorso che porta al prodotto di design. Bartoli ha fatto riferimento, nello specifico, al prodotto di design industriale, che è soggetto a più esigenze: la tecnologia, l’economia e tutti gli aspetti legati al consumatore. 

Il design funziona quando dialogano questi tre fattori”. La sostenibilità è essa stessa parte del processo di design, nelle sue valenze di sostenibilità ambientale, economica, sociale. Da qui nasce proprio il concetto di design sostenibile, che è soprattutto un problema culturale, frutto di un dialogo tra imprese, consumatori e governo, quest’ultimo inteso come decisore e attuatore di certificazioni e normative ad hoc. 

 

Al centro del percorso ambientale del design di prodotto c’è il progettista: “La fase di progettazione incide per l’80% circa sull’impatto ambientale”. Da qui la necessità di educare i progettisti a sviluppare la cultura di progetto con un’attenzione alla sostenibilità.  Ma anche le imprese hanno la loro parte in causa: serve fare crescere la cultura d’impresa sul tema della sostenibilità. Sui materiali naturali, Bartoli (che lavora prevalentemente come designer di prodotti d’arredo) evidenzia che oggi non c’è ancora un’offerta così ampia che agevoli una loro adozione.

 

Deve cambiare l’approccio alla base

 

Un altro punto importante nel processo di progettazione è l’approccio da adottare dal progettista. 

L’ideale è combinare un approccio integrato fra metodo strategico e metodo analitico. Entrambi i metodi devono inoltre tenere conto di molteplici fattori per rendere sostenibile un prodotto. Da qui l’esigenza di mettere in atto vari metodi:

 

  • cradle-to-cradle (approccio alla progettazione di sistemi che consiste nell’adattare alla natura i modelli dell’industria, ovvero convertire i processi produttivi assimilando i materiali usati a elementi naturali, che devono quindi rigenerarsi) 

 

  • 4R (Ridurre – Riutilizzare – Riciclare – Recuperare). 

 

La sostenibilità, quindi, deve conciliare finalità di economia circolare all’adozione di materiali dal ridotto impatto ambientale, al benchmark di prodotto basato su criteri concreti.

 

La direzione da seguire è chiara. Occorre, ancora una volta, una strategia a livello nazionale che miri ad affiancare i decisori politici e legislativi, affinché il tema della sostenibilità non rimanga inascoltato.

 


Per approfondire l’argomento puoi consultare le seguenti letture:

Bluexperience: salone della mobilità sostenibile

Il nuovo Bauhaus europeo, fra arte e sostenibilità.

Certificati bianchi, il nuovo decreto 2021

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