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venerdì 13 Dicembre 2024

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Comunità Energetiche Rinnovabili: crescita lenta ma promettente

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Secondo un recente rapporto del Politecnico di Milano, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) stanno crescendo in Italia, ma l’impatto sul sistema energetico resta limitato. Nonostante un aumento significativo delle iniziative rispetto al 2023, molti progetti restano ancora in fase di pianificazione.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) rappresentano una delle soluzioni più promettenti per aumentare l’autonomia energetica dell’Italia. Tuttavia, il cammino è ancora lungo, come evidenzia l’ultimo “Electricity Market Report 2024” della Energy&Strategy School of Management del Politecnico di Milano. Secondo il report, ad oggi, sono state censite 168 iniziative per la costituzione di configurazioni di autoconsumo tra CER e autoconsumo collettivo, un incremento significativo (+89%) rispetto all’anno precedente.

Molti progetti restano ancora in fase di pianificazione

Nonostante questi numeri incoraggianti, solo 46 progetti sono stati effettivamente realizzati, mentre ben 121 restano ancora in fase di progettazione. Le regioni più attive risultano essere Piemonte, Lazio, Sicilia e Lombardia, che da sole contano il 48% delle iniziative complessive. È interessante notare come, rispetto al 2023, vi siano progetti in corso in tutte le regioni italiane, segno di un interesse diffuso su scala nazionale.

Dal punto di vista dei promotori, nel 58% dei casi si tratta di enti pubblici che offrono spazi per l’installazione e promuovono l’aggregazione di utenti, con l’obiettivo di ridurre i costi energetici e supportare famiglie in difficoltà. Un altro 21% delle iniziative è sostenuto da soggetti specializzati che affiancano privati cittadini, mentre il coinvolgimento diretto dei cittadini come promotori resta minoritario (9%).

Un impatto ancora modesto sul sistema energetico complessivo

L’analisi mostra, tuttavia, un impatto ancora modesto sul sistema energetico complessivo. Le configurazioni attualmente operative sono spesso di piccole dimensioni e semplici dal punto di vista giuridico (il 50% delle CER è organizzato sotto forma di associazioni). Sebbene la potenza mediana degli impianti sia leggermente cresciuta rispetto all’anno scorso (da 55 kW a 60 kW), solo il 34% degli impianti supera i 200 kW, mentre una buona fetta (23,5%) è costituita da sistemi di piccola taglia, con potenze inferiori a 30 kW.

In sintesi, sebbene il 2024 segni un aumento delle iniziative, le CER in Italia devono ancora affrontare numerose sfide per contribuire in modo significativo alla transizione energetica del Paese.

Redazione Agire
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