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sabato 9 Novembre 2024

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La casa passiva, nuova frontiera della sostenibilità

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Per Casa Passiva si intende un edificio realizzato secondo criteri che permettono di limitare al massimo i consumi o in alcuni casi eliminare del tutto il fabbisogno energetico per ottenere il clima interno ideale e necessario. 

Si tratta di un concetto di casa che è nato nel Nord Europa, ma col tempo si è diffuso anche in tutto il Centro Europa (Olanda, Germania, Austria, Svizzera) e anche in Italia. 

Un edificio passivo non deve obbligatoriamente essere costruito in legno, ma può essere costruito anche con il cemento.

 

Storia della casa passiva 

 

La casa passiva o Passivhaus è nata nel 1988 dall’intuizione di due professori universitari, il tedesco Feist e lo svedese Adamson. L’idea di base era quella di progettare un edificio capace di sfruttare l’energia solare sia in estate che in inverno. Nel 1991 fu ideato il primo complesso di 4 villette a schiera “passive” nel paese di Darmstadt-Kranichstein, in Germania. Questo progetto ebbe un successo incredibile tanto che in pochi mesi ingegneri e architetti di tutto il mondo vollero importare in patria questa idea rivoluzionaria. In Italia, questo nuovo modello di bioedilizia, ha iniziato a diffondersi da qualche decennio.

 

Come funziona una casa passiva

 

Una casa passiva funziona grazie alla sinergia di tre elementi ben definiti:  

  • l’utilizzo di impianti di ventilazione e circolazione di aria;
  • infissi termici; 
  • coibentazione delle pareti. 

 

L’isolamento termico è fondamentale, perché permette alla casa di rimanere calda durante l’inverno e fresca d’estate. Tale isolamento è garantito anche delle finestre termiche che svolgono un duplice ruolo. Aumentano l’isolamento dell’edificio passivo e nel contempo sono lo strumento perfetto per trasmettere i raggi solari all’interno, aumentando quindi la sensazione di caldo nella stagione fredda. Nelle case passive generalmente si utilizzano finestre a tripli vetri oppure a doppi vetri ma che garantiscano determinate prestazioni di isolamento.

Ma un’altra cosa a cui non sempre si dà adeguata importanza sono gli infissi. Montare doppi vetri su infissi vecchi o non prestazionali produce risultati scadenti. La scelta dell’infisso ha quindi un’importanza fondamentale nelle case passive.

 

Ventilazione Meccanica Controllata (VMC)

 

La ventilazione controllata, infine, permette una circolazione libera dell’aria senza che ci sia perdita di calore e fresco. Il risultato è una temperatura uniforme nelle varie stanze della casa e un notevole risparmio energetico.

 

L’impianto di ventilazione, chiamato Ventilazione Meccanica Controllata (VMC), ottiene la sua massima efficienza e produce il maggior comfort tenendo le finestre chiuse.

L’aria viene costantemente aspirata dalle stanze che producono aria “sporca” (bagni e cucine), raggiunge uno scambiatore di calore, cede il calore (in inverno, mentre in estate lo assorbe dall’aria più calda proveniente dall’esterno, raffreddandola) e la espelle esternamente.

Contemporaneamente da un altro condotto viene prelevata aria esterna che passa attraverso dei filtri (generalmente in classe F7) che la purificano, passa attraverso lo scambiatore di calore (che la riscalda in inverno e la rinfresca in estate), viene deumidificata ed infine reimmessa nelle stanze che necessitano di aria pulita (stanze da letto e soggiorno).

Questo sistema, oltre a consentire un recupero dell’energia termica e quindi un risparmio per il riscaldamento/raffrescamento, permette di avere sempre aria pulita (come se si tenessero le finestre costantemente aperte), garantendo un comfort climatico ed un’aria con una ridotta percentuale di CO2, smog, polveri sottili, assenza di muffe e pollini (l’ideale per soggetti allergici).

 

Biosphera Genesis 

 

Il progetto Biosphera Genesis, frutto di 12 anni di studio, ideato da Mirko Taglietti CEO di Aktivhaus, ha portato alla luce un edificio in grado di produrre 8 volte l’energia consumata, consumando il 95% in meno rispetto ad un’abitazione tradizionale.

 

I risultati raggiunti si devono soprattutto all’involucro scelto per il modulo. 

Si tratta di un isolamento termico 3D in lana di roccia messo a punto dall’azienda Sto, da anni leader nel campo dell’efficienza energetica per gli edifici. 

 

Grazie alla tecnologia 3D Sto abbiamo creato una facciata biomorfa – dal greco bìos, “vita” e morphé, “forma” – iconografica, dedicata al moto ondulatorio del mare, in onore del sito di lancio internazionale avvenuto nel bacino di San Marco a Venezia, sull’isola di San Servolo, durante il Venice Innovation Design” – afferma Mirko Taglietti – “Oltre 600 metri di superfici lineari curve, adagiate su una superficie di contrasto permeata di cristalli cangianti, ispirati dalla natura e dalle sperimentazioni concettuali sui temi della biofilia. Con Sto abbiamo tolto il limite dell’immaginazione”.

 

Il Sense Design

 

Una caratteristica unica del progetto è la camera di accrescimento sensoriale: un sistema pensato per ricreare, attraverso esperienze immersive, le atmosfere visive, tattili e olfattive che si ritrovano in natura. 

Un casco per la realtà virtuale abbinato ad un kit di cuffie speciali riproduce suoni e scenari naturali, mentre le tecnologie che rispettano il ritmo circadiano riproducono le stesse condizioni di luce, temperatura e colore tra interno ed esterno. Infine un sistema che diffonde essenze terapeutiche come il legno di cirmolo, aiuta il corpo a distendersi.

 

Il progetto Biosphera non è di sola natura scientifico-sperimentale – sottolinea Fabio Crea, Project Manager Sto – Anzi, ha già trovato concreta applicazione nella realtà: in Italia sono 42 gli edifici costruiti con questo protocollo e 13 i cantieri aperti tra Svizzera e Nord Italia per la realizzazione di fabbricati residenziali, scuole e strutture ricettive. Il modulo è itinerante: dopo le tappe in alcune città, come Verona e Bolzano, nella primavera del 2022 arriverà a Milano”.

 


Per approfondire l’argomento puoi consultare le seguenti letture:

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