Oltre la metà degli edifici pubblici italiani è inefficiente, uno su quattro rientra nella classe energetica G. Il Partenariato Pubblico Privato (PPP) potrebbe essere la chiave per accelerare la transizione
La strada verso la decarbonizzazione della Pubblica Amministrazione (PA) in Italia appare ancora in salita. Secondo il report della Community Smart Building di The European House – Ambrosetti (TEHA), il 56% degli edifici pubblici italiani rientra nelle classi energetiche più basse, con un quarto concentrato nella classe G, la peggiore in assoluto. Questo dato sottolinea l’urgenza di un intervento strutturale per rispondere agli obiettivi fissati dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), che prevede il miglioramento del 3% annuo del patrimonio edilizio pubblico dal 2025 al 2030.
Le criticità principali: competenze, programmazione e utilizzo delle risorse
Nonostante le ambizioni del PNIEC, l’analisi evidenzia come la decarbonizzazione sia rallentata da problemi strutturali:
- Carenza di competenze : il 71,6% delle posizioni tecniche resta vacante.
- Scarsa programmazione : il tasso di riqualificazione è sceso allo 0,7% nel 2022, ben lontano dal target previsto.
- Difficoltà di spesa : tra il 2019 e il 2022, solo il 4-50% dei fondi stanziati è stato utilizzato.
Benedetta Brioschi, Partner e Responsabile Community Smart Building di TEHA, ha dichiarato: “È fondamentale promuovere una gestione integrata dell’energy management degli edifici pubblici e ampliare l’applicazione della diagnosi energetica per identificare le priorità d’intervento. Il massimo ribasso negli appalti rappresenta una barriera significativa alla qualità e all’innovazione.”
Il potenziale del Partenariato Pubblico Privato
Il PPP potrebbe rappresentare una soluzione chiave per colmare il gap di risorse e competenze. Tuttavia, in Italia, questa modalità è ancora poco sfruttata, con soli 4,5 miliardi di euro investiti tra il 1990 e il 2021, contro i 93 miliardi del Regno Unito. Lorenzo Tavazzi, Senior Partner di TEHA, sottolinea: “I PPP offrono vantaggi significativi, come tempi di realizzazione più rapidi, condivisione dei rischi e accesso a tecnologie avanzate. Per massimizzarne il potenziale, è necessaria una strategia nazionale più incisiva.”
Il ruolo degli edifici intelligenti
Tra le proposte di TEHA spicca l’ampliamento dell’Osservatorio Smart Building, con l’obiettivo di monitorare i progressi della transizione energetica e favorire il dialogo tra PA e industria. Le soluzioni tecnologiche per l’efficienza energetica, come l’integrazione di sistemi connessi e la gestione intelligente dei flussi energetici, potrebbero accelerare il processo di riqualificazione.