Banca d’Italia: domanda in rafforzamento, margini di sconto ai minimi storici e effetti del boom degli affitti brevi sulle quotazioni immobiliari
Nel primo trimestre dell’anno il mercato immobiliare residenziale italiano ha registrato un’ulteriore accelerazione della crescita dei prezzi, a fronte di una contrazione dell’offerta disponibile e di una domanda che si mantiene sostenuta. È quanto emerge dall’ultima edizione del “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia” della Banca d’Italia, condotto su un campione di 1.486 agenti immobiliari tra il 4 aprile e il 7 maggio 2025.
Quotazioni in aumento, tempi di vendita più brevi
I dati evidenziano un contesto in cui i tempi di vendita si sono ridotti fino a 5 mesi, segnando il minimo dall’avvio della rilevazione, così come è sceso al 7% lo sconto medio praticato rispetto al prezzo inizialmente richiesto dal venditore. Il sondaggio rileva inoltre come la quota di agenti che segnalano una riduzione dei nuovi incarichi a vendere resti largamente superiore rispetto a quella di chi ne registra un incremento, a conferma del restringimento dell’offerta.
La domanda regge, ma pesa il divario tra prezzi richiesti e offerti
In netto miglioramento, rispetto agli stessi periodi del 2023 e del 2024, l’andamento della domanda, che si conferma dinamica. Tuttavia, resta ampia la distanza tra le aspettative dei venditori e la disponibilità degli acquirenti: quasi il 60% degli agenti ha segnalato l’assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi ritenuti troppo elevati. La mancata intesa sul prezzo continua infatti a rappresentare la principale causa di cessazione degli incarichi di vendita.