Secondo un recente studio elaborato da HousingAnywhere, gli inquilini europei devono oggi destinare il 41% in più del loro budget per coprire le spese di affitto rispetto agli anni precedenti.
Il mercato immobiliare europeo registra un’impennata dei canoni di locazione, costringendo gli inquilini a rivedere al rialzo i propri bilanci. Le cause? Una combinazione di inflazione, scarsità di offerta e crescente domanda. Le famiglie si trovano a fronteggiare una sfida economica sempre più pressante.
Metropoli come Berlino, Parigi e Milano registrano gli aumenti più significativi nei canoni di locazione. A Berlino, ad esempio, si è osservato un incremento del 27% degli affitti in un solo anno, mentre a Milano i canoni hanno raggiunto livelli record, con una media di oltre 1.300 euro mensili per un appartamento di medie dimensioni. Questi rincari stanno spingendo molti residenti verso le periferie o addirittura fuori dalle aree urbane, con conseguenze significative sulla composizione sociale delle città e sull’accesso ai servizi essenziali.
Le previsioni per il prossimo biennio non sono rassicuranti. Gli esperti del settore immobiliare prevedono ulteriori aumenti dei canoni, a meno di interventi strutturali da parte delle autorità competenti. Tra le soluzioni proposte vi sono l’incremento dell’offerta abitativa attraverso progetti di edilizia popolare, incentivi fiscali per i proprietari che affittano a canoni calmierati e regolamentazioni più stringenti sul mercato degli affitti brevi. Senza interventi tempestivi, il rischio è quello di una crescente esclusione abitativa e di tensioni sociali nelle principali città europee.